Premio Istrana 2022
Motivazioni Poesie Premiate
Lingua Italiana
1° Prometto che ti sopravviverò
di Monia Casadei (Cesena)
La poesia ha una costruzione ardita di parole ben scelte e frammentate che fanno emergere, per contrasto, un insieme di sentimenti, sensazioni e atmosfere molto dirompenti. L’entrare ed uscire continuamente da sé, il rimbalzare tra la perdita e la restituzione, fino all’accettazione, realizzano una tensione musicale coinvolgente.
2° Nessuna pietà per gli idioti
di Giuliano Gemo (Creazzo)
È un bisbiglio del cuore e della mente, tenero e ben scandito, che riflette un dolore personale ma universale e condivisibile. Di questo poemetto in cinque parti, piace tutto: il titolo, il ritmo, la ruminazione poetante, la leggerezza del tono, nell’insieme calibrato della sua resa espressiva.
3° 21 grammi
di Graziella Meneghetti (Rosà)
La lettura più immediata mostra l’antica situazione contrastante tra chi ama e chi si lascia amare, ma il sentimento cantato in questa poesia è talmente assoluto che sembra travalicare l’idea che si tratti solo dell’amore/passione di una coppia e rimanda comunque ad altro, al potere straordinario e vitale dell’amore.
Dialetto Veneto
1° Dedrio d’le finestre, longo el corso…
di Maria Grazia Franceschetti (Rovigo)
Come tacita ode agli ultimi, agli emarginati, ai matti, nella ricca vivacità di sfumature del dialetto di Rovigo, la poesia ci porta con le sue forti immagini dentro la quotidianità e disegna a tinte nette una piccola galleria di figure vivide e indimenticabili.
2° L’anbicion
di Lucia Zappalà (Istrana)
Un male antico individuale e sociale sempre presente, l’ambizione viene rappresentata per immagini icastiche. La vena riflessiva fonde tra di loro le parole in un amalgama trasparente capace di generare sorpresa nel lettore.
3° Beghe tra ’e coleghe
di Donatella Dalle Mole (Schio)
Con arguzia disincantata e con ironia sommessa che non attenuano affatto la satira ma come addomesticandola, l’autrice disegna a metà tra il bozzetto di costume e la sceneggiata una scena di vita quotidiana che bene rappresenta certi rapporti tra colleghe di lavoro.